Biografia Critica Ufficiale di Paola Romano, l’Artista delle Lune. A cura della Redazione Artingout

Paola Romano ritratto fotografico by Mark Barring

Paola Romano (Monterotondo RM, 17 settembre 1951 – Monterotondo RM, 15 settembre 2021) è stata un’artista contemporanea italiana, pittrice e scultrice. Si è formata nell’ambiente artistico di Roma, città nella quale ha vissuto e operato fino al 2011. Nel 2012 si trasferisce nella sua città natale aprendo un nuovo atelier-showroom incastonato nel borgo antico della stessa. Dopo una libera formazione al RUFA (Rome University of Fine Arts) e a continui processi di studio e ricerca, la Romano inizia un percorso più attivo nella produzione di opere d’arte d’ispirazione concettuale, integrando arte gestuale, arte materica e arte povera. Siamo di fronte alla nascita di una nuova identità sia artistica che personale. Le opere di Paola Romano si trovano, sin dagli esordi produttivi, in collezioni d’arte di prestigio, sia pubbliche che private. Tra le sue creazioni più celebri spicca la serie “Lune”, un ciclo pittoscultoreo che le varrà l’appellativo de “l’artista delle Lune“. Tra le altre serie che hanno accompagnato la produzione della Romano ricordiamo la fortunata “planimetrie”, le “plastiche”, “zoom”, la suggestiva serie “affreschi”, “gea”, “monocromi” oltre le opere di design, le sculture in bronzo e le sue opere d’arte da indossare come le note “lune gioiello”.

Da sempre appassionata d’arte, la Romano ha iniziato a produrre le prime opere integrando materiale povero, come ritagli di riviste e giornali e altri materiali di uso comune con elementi pittorici. Come tanti considerava la sua passione per l’arte più un hobby piuttosto che una professione finché alcune sue opere d’arte non destarono l’interesse di un pubblico sempre più ampio. Dalle prime richieste arrivò presto un’importante commissione da parte di un personaggio di nota fama. La stessa Paola racconta di un sentimento misto di gioia e incredulità. Quell’episodio le fece intuire quanto la sua arte e il messaggio che stava cercando di proporre furono compresi. Le sue opere avevano iniziato a prendere vita propria. I tempi erano ormai maturi per iniziare a proporsi direttamente al pubblico e mettere in mostra le sue creazioni. Inizia così la storia dell’artista Paola Romano.

Dopo una serie di collettive e una prima personale nel 2000, è nel 2005, con l’esposizione alla galleria dei Leoni in via Margutta a Roma che la Romano trasformerà la sua vocazione per l’arte in una vera e propria professione. La mostra è un vero successo di pubblico, critica e richieste. Tra le presenze anche volti noti del panorama artistico e culturale di Roma. In quell’occasione l’arte di Paola Romano viene notata anche dal regista italiano Pupi Avati che le commissionerà tre opere per il film in lavorazione “La Cena per Farli Conoscere“(uscirà nelle sale nel 2007) con Diego Abatantuono, Vanessa Incontrada, Violante Placido, Inés Sastre e Francesca Neri.

L’arte della Romano si sposa perfettamente con cinema e spettacolo grazie all’integrazione tra ricerca concettuale ed estetica. Così nel 2012 una sua Luna venne utilizzata nella scenografia della pièce teatrale “Penso che un sogno così…” di Gianni Nazzaro. Il 13 settembre dello stesso anno una sua Luna illuminerà il cielo sopra via Margutta in occasione del Vogue Fashion Night Out (VFNO). Nel 2013 le opere d’arte della serie Lune della Romano sono state inserite nelle scenografia del programma televisivo “Telecamere” condotto da Anna La Rosa in programmazione su RAI3. Nel 2014 una sua opera d’arte della serie “monocromi” è nuovamente nelle sale cinematografiche in una scena del film “Sotto una buona stella” di Carlo Verdone con lo stesso Verdone, Paola Cortellesi e Tea Falco.

Le Lune di Paola Romano affascinano anche il gruppo Zarineh Tappeti che decide di creare, con il marchio KF Luxury, dei preziosi tappeti che riproducono una selezione di opere d’arte “Lune” dell’artista. I manufatti d’arredo vengono esposti al pubblico, per la prima volta, nella mostra “Farshe-Mah” (Tappeti di Luna) del 14 marzo 2015 a Roma presso il Centro Congressi Roma Eventi.

È possibile ammirare l’arte della Romano in esposizioni permanenti presso la Fondazione Magna Carta in Roma, le Sale Urbaniane in Città del Vaticano, presso la biblioteca comunale di Monterotondo (Roma) e, sempre nella sua città natale, presso il Teatro Ramarini e la Torre Civica. Tra i riconoscimenti ottenuti ricordiamo nel 2007 il “Premio Internazionale Arcaista”, “Approdi d’Autore” e il “Premio Roma” del 2009.

Nel corso degli anni le opere d’arte di Paola Romano sono state inoltre oggetto d’interesse di programmi televisivi dedicati all’arte come “Porto Franco” di Francesco Boni e presentate dallo storico dell’arte Prof. Giovanni Faccenda nel palinsesto di Arte Moderna e Contemporanea della Galleria Orler.

Tra le prime pubblicazioni ricordiamo il catalogo monografico “Esperienze Estetiche” (2006) presentato in occasione dell’omonima mostra personale presso il Museo degli Strumenti Musicali di Roma a cura dal Prof. Vittorio Sgarbi, al quale sono seguiti “Dal Cosmo al Caos” (2007) associato alla personale presso le Sale Urbaniane di Città del Vaticano, “Quarta Fase Emozioni Plastiche” (2008) con la due mostre, una a Roma e l’altra a Castel dell’Ovo a Napoli curate dal Prof. Elio Rumma, “Plenilunio Fantastico” (2009) a cura del Prof. Francesco Gallo con l’eccezionale successo dell’esposizione personale di Palazzo Ziino a Palermo, “il mare della tranquillità” (2011) in occasione dell’esposizione al Galata Museo del Mare di Genova curata da Gabriele Boni.

Nel 2011 l’importanza a livello interazionale dell’artista è sugellata dall’invito, con la presentazione del Prof. Giovanni Puglisi all’epoca Rettore IULM, alla 54. Biennale d’Arte di Venezia curata dal Prof. Vittorio Sgarbi. Paola Romano esporrà, presso il Padiglione Italia all’Arsenale, un’importante e molto apprezzata installazione tridimensionale in plexiglass® e materia di oltre due metri d’altezza associata a un tondo che richiama la Terra. L’opera è pubblicata nel catalogo ufficiale della 54a Biennale “L’arte non è cosa nostra”.

Tra le partecipazioni internazionali ricordiamo l’esposizione a Hong Kong (2007) presso il “Cultural Center” teatro dell’opera, l’esposizione a Los Angeles presso “The loft at Liz’s Gallery” (2018), la personale “Pathos” di New York (2018), l’Expò internazionale di Pechino (2017).

Nel 2012 con “Equilibri Astrali” a cura del Prof. Claudio Strinati, Paola Romano espone a Roma nelle suggestive atmosfere del teatro dei Dioscuri al Quirinale con una partecipazione di pubblico a quattro cifre. Nel 2013 le opere della Romano inaugurano l’apertura della filiale romana della Philobiblon Gallery con sedi già a Londra e New York alla quale è associato il catalogo “Io, Paola Romano”. Nel gennaio 2014 le sue opere vengono esposte nella nuova galleria di Marzia Spatafora a Brescia e nello stesso anno l’artista viene selezionata per la mostra d’arte veneta “Sensibilmente”. A marzo del 2014 espone nella prestigiosa bipersonale “Similitudine & Contrasto” nel complesso monumentale del Vittoriano in Roma durante la quale viene esposta l’imponente “Luna Galileo” di 3,5 metri di diametro, accanto alla sua luna gli scritti originali di Galileo Galilei sulla fasi Lunari. Nello stesso ambito è stato presentato il video dedicato alle opere della Romano “E Pur si Muove” a cura di Artingout.

A giugno del 2014 la Romano è in mostra con Massimo di Cave nella bipersonale “Sconfinamenti” e nell’autunno dello stesso anno le opere della serie “Lune” vengono esposte presso il “The Brian & Barry Building” in piazza San Babila a Milano. A giugno del 2015 presenta la mostra personale “Moon Amour” curata da Giovanni Faccenda e Alain Chivilò presso il Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra (Venezia) alla quale corrisponde l’omonimo catalogo.

Dal 7 al 29 novembre 2015 l’artista è in mostra a Roma presso l’Istituto Portoghese di Sant’Antonio in Roma (IPSAR) con la mostra “In Other Words” durante la quale è stato presentato l’omonimo catalogo con scritti di nomi prestigiosi dell’arte, della cultura e della scienza come Andrea Romoli Barberini (curatore), Giovanni Faccenda, Stefano Zecchi e Marco Baranello. L’evento romano ha registrato oltre millecinquecento presenze durante la sola serata del vernissage con la presenza di media nazionali, e un pubblico variegato comprendente personaggi noti della politica, della cultura, dell’arte e dello spettacolo. Un vero e proprio trionfo per l’artista che conferma la sua capacità di trasmettere un messaggio universale, in grado di portare un pubblico ampio ad apprezzare la nostra contemporaneità dell’arte. Paola Romano fa decisamente bene a tutta l’arte.

A cavallo tra il 2014 e il 2015 Paola Romano decide di rendere omaggio ai grandi maestri dell’arte povera realizzando una produzione limitata di lune liberamente ispirate alle opere di artisti come Emilio Isgrò, Janni Kounellis, Pier Paolo Calzolari, Michelangelo Pistoletto e Giuseppe Uncini.

Nel 2015 il comune di Monterotondo, area metropolitana di Roma, le commissiona due importanti opere, una per la sede del Teatro Comunale “Francesco Ramarini” di ben 8 metri di lunghezza per 1,40 di altezza e una scultura in bronzo di oltre 3 metri presentata nell’estate del 2016 e inserita nel complesso della Torre Civica della città.

Nel maggio del 2016, per la prima volta nella storia, una mostra d’arte viene ospitata nella restaurata Rocca Janula nella città di Cassino (FR), la mostra è curata da Roberto Capitanio e prende il titolo “i Racconti della Luna”, l’artista alla quale spetta tale onore è proprio Paola Romano. Nell’estate 2016 è di nuovo il Comune di Monterotondo (Roma) che ospita la mostra di Paola Romano “Visioni” a cura di Andrea Romoli Barberini.

A maggio del 2017 l’artista espone a Roma presso il sito archeologico dello “Stadio di Domiziano” (piazza Navona) con la personale “Silenti Riflessi” alla quale è associato l’omonimo catalogo. Il 3 agosto 2017 in un servizio del TG2 Rai, quattro opere della serie Lune di Paola Romano sono associate ai quattro elementi per parlare della Roma sotterranea, esoterica e segreta raccontata dallo scrittore Dan Brown, autore di libri come “il Codice da Vinci” e “Inferno“.

Dal 2019 le opere di Paola Romano entrano a far parte dell’Artingout Home Art Gallery di Pavia. Nel 2020 le sue opere sono esposte nella prima edizione del Contemporary Art Exhibition Milano 2020-2021 (CAEM 1st Edition).

Nel 2022 e nel 2023 le opere della Romano sono esposte nelle successive due edizioni del CAEM e, tra aprile e maggio del 2023, partecipano alla mostra istituzionale “Geometrie in Luce” a cura dell’Arch. Antonio Lombardo, presso il Centro di Cultura di Villa Brivio di Nova Milanese (MB). Una sua Luna viene affiancata all’opera pittoscultorea “Passaggi Segreti” dell’artista contemporanea Lucy Oak che raffigura una scala materica che si staglia su un cielo informale. Le due opere affiancate offrono all’osservatore la percezione di un attraversamento che collega il nostro qui-e-ora all’eternità della Luna di Paola Romano. Le due artiste hanno inoltre avuto modo di conoscerci nel 2019.

Le opere di Paola Romano sono inoltre incluse nel catalogo permanente online Artingout.com, nell’annuario d’Arte Moderna e Contemporanea Acca Edizioni e nel Catalogo d’Arte Moderna Mondadori (CAM n. 50, 2015) oltre a vantare interviste e citazioni in riviste d’arte, di cultura e design.

Paola Romano predilige la materia nella creazione delle proprie opere, quasi a voler esercitare il proprio “potere creativo” attraverso la manipolazione plastica degli oggetti per dare vita a nuove forme, a concetti dei quali la sola rappresentazione verbale non sarebbe sufficiente a identificarli. L’arte di Paola Romano è palesemente dinamica e gestuale. Così Giuseppe Di Giacomo, docente di estetica presso la Facoltà di Filosofia dell’Università “La Sapienza” di Roma afferma che “per la Romano dipingere significa entrare nella materia e nel colore esplorandone tutte le possibilità e dando vita al suo obiettivo dichiarato, il movimento.”.

L’arte di Paola Romano Romano, definita in più occasioni legata al “concettualismo” viene invece considerata dal critico e storico Vittorio Sgarbi “paradossalmente come un anti-concettualismo” e, continua, “ha ragione Paola Romano a proporre un Neo-Concettualismo che recuperi il piacere di ciò che il Concettualismo storico voleva negare”Paola Romano non si ferma però di fronte alle possibili collocazioni, lei è sempre se stessa e per questo sempre in cambiamento. “In definitiva” sostiene Gianluca Ranzi “i lavori di Paola Romano respirano come un organismo vivente sulla cui pelle sta scritta la propria memoria genetica e su cui poggia la determinazione del suo futuro”. Paola Romano, afferma Giovanni Puglisi, apprezzata da più mondi… continua a creare una luna per ciascuno di essi”. Per Claudio Strinati “il flusso inarrestabile dell’ispirazione è il motore primo di tutto quello che l’autrice affronta” e per Andrea Romoli Barberini “il senso di questi lavori è […] tutto compreso nell’esperienza stessa che li genera”. Lo studio sulla tecnica, la ricerca e la sperimentazione si integrano, in Paola Romano, con lo sviluppo dinamico, evolutivo, della sua identità personale. Così Marco Baranello, psicologo e curatore d’arte, la definisce “una Peter Pan dell’arte che, quando crediamo sia arrivata verso una sua maturità artistica, riesce a stupire con nuovi giochi di colore, forma e incastri del tutto originali che la riportano in un’adolescenza creativa, un’irrequietezza artistica che non lascia nell’indifferenza”.

Paola Romano ci lascia il 15 settembre 2021, a due giorni dal suo settantesimo compleanno. Il suo nome è oggi parte integrante della nuova storia dell’arte contemporanea e le sue Lune e le altre opere “illuminano” davvero numerose collezioni d’arte sia pubbliche che private.

La capacità della Romano di superare le barriere del tempo è dimostrata dalla costante presenza delle sue opere in esposizioni postume e citazioni del suo nome in testi di arte e di cultura. Nel novembre 2023 la biografia dell’artista viene pubblicata su un libro dedicato alla storia della sua città natale “Monterotondo: Una storia lunga mille, forse tremila anni” di Claudio Forliti. In questa “storia” di mille ,forse tremila anni e, aggiungiamo, più uno per ogni qui-e-ora, è stampato per sempre il nome di Paola Romano.

Paola Romano ha tracciato un solco indelebile nella nuova storia dell’arte contemporanea, qualcosa che vedremo con molta più chiarezza nel prossimo futuro. Come la storia ci insegna, quando ci troviamo di fronte a un’artista che ha creato un nuovo linguaggio, una sua specifica narrativa che la identifica inequivocabilmente, le opere della quale sono state più che una fonte d’ispirazione per moltissimi altri artisti, nel corso degli anni il valore artistico, storico-culturale e, inevitabilmente, anche il valore economico delle sue opere d’arte sarà destinato a crescere. In questo qui-e-ora, siamo ancora dentro tale percorso, con tutte le opportunità che il nostro presente ci sta ancora riservando. L’arte di Paola Romano è allo stesso tempo presente, storia e futuro.

Il 16 dicembre 2024 terminerà la raccolta delle opere d’arte appartenenti a collezioni private che saranno incluse nel primo volume del catalogo generale ragionato delle opere d’arte di Paola Romano. La pubblicazione vedrà la luce entro la fine 2026 e gli inizi del 2027 e sarà accompagnato da una prima retrospettiva.

Paola Romano, in un suo noto aforisma, sintetizza quello che rappresenta anche il nostro pensiero sulla capacità dell’arte di essere eterna e di rendere così eterno il ricordo di chi all’arte ha dedicato la vita terrena: “L’artista è un mortale, ha un inizio e una fine… L’Arte ha soltanto un inizio!” (cit. Paola Romano).


a cura di

REDAZIONE ARTINGOUT

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Artingout Redazione (2024)
Paola Romano Biografia Ufficiale. TR-2024.
www.arteromano.net/?p=46. Roma, 16 agosto 2024.

versioni precedenti: 2008, 2010, 2012, 2014, 2015, 2017, 2019, 2023

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